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Rio Grande

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Ultimo aggiornamento:

Dopo 45 anni di attività, il Rio Grande, storico locale di Bellaria – Igea Marina, ha chiuso i battenti. Moltissimi gli artisti che in questo lasso di tempo si sono esibiti sul palco, ricordiamo Vasco Rossi, Edoardo Bennato, Gianni Morandi, Gigi e Andrea, Beppe Grillo, Gigi Sabani, Massimo Boldi. Tutto ebbe inizio nell’ottobre del 2002 quando gli ispettori degli uffici comunali accertarono difformità edilizie; ciò comportò la conseguente ingiunzione di demolizione delle opere dichiarate fuori legge.

Le difformità contestate dall’autorità competente furono: un capannone ad uso deposito ad est del ristorante, di 195,55 mq di superficie; un secondo capannone-deposito a est del laghetto, 193,60 mq; il chiosco bar in legno a forma di mulino, 8,47 mq; un prefabbricato in legno ad uso deposito, 12,21 mq; un capanno-deposito di 9,25 mq; un altro deposito in legno di 19,18 mq; un collegamento tra la discoteca e i servizi igienici lungo oltre 4 metri; un ampliamento di deposito, di 12,23 mq in legno; un altro prefabbricato in lamiera di 19,25 mq; un deposito fra la discoteca e i servizi igienici, fatto in travi di legno, 52,80 mq; un piccolo ufficio-deposito in lamiera, sul terrazzo sopra le cucine, 38 mq; un ampliamento del retro della pizzeria, 17,60 mq; un palco per spettacoli di 9 mq; una tettoia ristrutturata (con le finte colonne come montanti esterni) tra la sala da pranzo e la pizzeria, 21,49 mq, più il suo ampliamento in aggiunta, di 39,80 mq; un’altra tettoia vicina ai servizi igienici della sala da pranzo, 13,62 mq di superficie coperta; il gazebo a servizio del ristorante, 163,22 mq; i servizi igienici vicini al tendone, prefabbricati, 31,50mq di superficie; infine il tendone ad uso discoteca, per 920 mq di superficie coperta, più l’installazione interna del palco.

Tali contestazioni da parte del comune diedero vita a un lungo iter giudiziario: i proprietari fecero ricorso straordinario al presidente della Repubblica; le violazioni furono confermate dall’ex Genio Civile nel 2003; seguì una diffida all’utilizzo contro la quale fu presentato un secondo ricorso al Quirinale; nel 2004 i proprietari chiesero la sanatoria, rigettata recentemente; nel 2005 il presidente della Repubblica respinse il primo ricorso e nel 2013 anche il secondo. Cosicché, una volta terminato il contenzioso che in tutti questi anni ha visto i privati perdere in tutti i livelli di giudizio, gli ispettori incaricati dal comune di Bellaria – Igea Marina in data 22 novembre 2014 fecero l’ultimo sopralluogo dichiarando “necessario per quanto emerso, a fini precauzionali per l’incolumità delle persone, dichiarare totalmente inagibili, per motivi statici, le strutture sopra elencate…”.

Giorgio Venturi