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Stagione 2014-15: Anno Zero?

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Cerchiamo di mettere un po’ d’ordine e di capire dove andrà il basket di casa nostra l’anno venturo. Approfittando dei primi caldi e della disponibilità delle due principali realtà cestistiche della Romagna tentiamo di fare chiarezza sulle prospettive future di Imola e Forlì (foto di Nicolò Ulivi); ci aiutano Gabriele Foschi, fresco del suo nuovo incarico all’Andrea Costa e Stefano Benzoni, Direttore sportivo forlivese.
Foschi ci racconta della sua avventura a Imola, avventura che, pur essendo iniziata da poco tempo, gli offre spunti e stimoli nuovi.

Insieme a Giampiero Ticchi, neo-allenatore dei biancorossi, è protagonista di un progetto biennale finalizzato a riportare il basket imolese nella seconda serie italiana. L’ex Fulgor afferma che questo progetto parte da lontano e sarà perseguito con una attenzione particolare ai conti. Per questo Imola ha deciso di rinunciare alla domanda di ripescaggio in Gold e di finalizzare la propria attività al raggiungimento di una comoda salvezza in Silver per essere pronta l’anno venturo al momento della riforma dei campionati “preferiamo contenere i costi, la Gold costa molto di più rispetto alla Silver e giocarci le chance di salvezza nell’arco di un campionati intero piuttosto che in una singola serie di play out all’interno della quale tutto può succedere …” ci ha spiegato Gabriele Foschi.

Le operazioni di mercato vanno di pari passo con la nuova filosofia societaria che sta seguendo un piano di rientro quadriennale del debito. Non abbiamo ancora parlato del roster che avremo a disposizione per la nuova stagione, non abbiamo posto per le fantasie di mercato (Frassineti e Masoni), l’unica certezza di cui è possibile parlare sono gli under (il regolamento della Silver ne prevede 3 a referto in tutte le gare); nelle giovanili ne sono cresciuti due e se ne sta cercando un terzo da inserire nelle rotazioni di Ticchi. “Vogliamo gente che ha fame e non giocatori già affermati; cercheremo di inserire nel roster americani nelle posizioni di ala piccola e guardia, ma lo faremo cercando di spendere bene”.
A 30 km, lungo la via Emilia, Stefano Benzoni racconta lo stato dell’arte del nuovo progetto Fulgor Libertas.

Dice che è presto per farsi un’idea di quello che accadrà sotto S. Mercuriale; spiega che una data importante è quella di domani, si riunisce il Consiglio federale che deciderà sulle sorti del basket italiano: “a meno che non si voglia fare la serie A a 14 squadre, Forlì dovrebbe essere ripescata in Gold, ma ancora non se ne ha la certezza“.
Aggiunge che dal punto di vista societario si stanno muovendo molte pedine anche se ricorda che nell’ultimo periodo si sono dette e scritte molte inesattezze: interessamento di un grande sponsor per la Fulgor per la stagione ventura viene paragonato per ora alla presenza di un grande squalo bianco nel mare Adriatico, così come sul tanto pubblicizzato interessamento di Bonina, patron Sigma, alla causa forlivese scoppia in una fragorosa risata e glissa.

Commenta la scelta di partecipare alla Gold come dovuta nei riguardi di vecchi e nuovi sponsor che hanno sostenuto la società e dei tifosi forlivesi che meritano questa categoria: “è vero che affrontare il campionato di Gold con un budget basso potrebbe essere rischioso; è altresì vero che anche nel caso che la mia squadra dovesse giocarsi la salvezza ai play out in una serie secca lo farebbe contro una squadra, una compagine molto più debole e poi, vuoi mettere, dire al tifoso forlivese oggi al Palafiera scende la Sigma Barcellona di Natali piuttosto che Matera o Treviglio? I tifosi e i nostri sponsor non meritano certamente questa prospettiva e faremo di tutto per evitarla”.