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Mhajebs e M’semmen, un salto nel Marocco

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Ultimo aggiornamento:

Ho scoperto i Mhajebs! Li ho scoperti sotto la tenda berbera del ristorante marocchino alla festa Artusiana di Forlimpopoli (ogni anno a giugno). Sono rimasta rapita dalla semplicità e dalla bontà di questo piatto tipico del Marocco che ricorda un po’ la nostra piadina, ma più ricca, più unta e simile ad una frittella.
Ovviamente non ho resistito a lungo prima di provare a replicarle a casa ed ho deciso che questa è la mia prima proposta di piatto estivo. In realtà sarà ottimo tutto l’anno ma sono rimasta piacevolmente sorpresa da quanto siano buoni mangiati anche da freddi. I Mhajebs sono la versione ripiena e salata degli M’semmen, che invece sono dolci, spesso serviti con il miele. L’impasto è lo stesso e questa è la ricetta che ho trovato navigando on line:

400 gr di farina di grano duro
300 gr di farina 00
Acqua calda quanto basta (da versare poco alla volta)
Sale
1 cucchiaio di olio per l’impasto
1 tazza di olio

Impastate farina, sale, il cucchiaio di olio e acqua calda versandone poca alla volta fino ad ottenere un impasto liscio e poco appiccicoso. Coprite bene e lasciate riposare 30 minuti.
Nel frattempo potete preparare i ripieni per i vostri mhajebs, io ne ho fatti metà con le verdure e metà con prosciutto e formaggio (mi si perdoni l’uso del prosciutto, decisamente poco canonico con i dettami islamici). Ho sminuzzato carote e cipolle molto finemente e le ho rosolate in padella. Passati i 30 minuti formate poi tante palline da circa 100g, ungetele con olio e copritele con la carta d’alluminio.

Iniziate a stendere le prime palline con il mattarello il più finemente possibile, ungete con olio la superficie, poi aggiungete poco ripieno e procedete con la chiusura del panetto: piegate un lato sul ripieno, ungete, poi piegate l’altro e ungete, fino a creare un saccottino. Ungete sempre la superficie. Per la cottura io ho utilizzato una grande piastra, andrà benissimo anche una grande padella antiaderente, da ungere sempre. 
Se vi piace, lasciatene alcuni vuoti da utilizzare come una piadina, ed altri da farcire con abbondante miele, cannella e se li avete dei pistacchi sminuzzati. Ammetto che il richiamo della nutella è stato irresistibile ed ho provato anche questo ripieno. È amore. 
Servite i Mhajebs caldi con tanta verdura fresca, ma se ne avanzeranno vi garantisco che saranno ottimi anche da freddi.

Alessandra Navetta